Published by LetteraVentidue Edizioni, 2017
ISBN 10: 8862422660 ISBN 13: 9788862422666
Language: Multiple languages
Seller: Libro Co. Italia Srl, San Casciano Val di Pesa, FI, Italy
Brossura. Condition: new. Raccolta di cartoline staccabili.Testo Italiano e Inglese.Siracusa, 2017; br., pp. 70, ill., tavv. col., cm 20x12. Questa è una raccolta di cartoline, staccabili e utilizzabili o tenute insieme a formare un libriccino. Inquadrature di pezzi di una super-realtà vera, verosimile, probabile, analoga. Fotogrammi di un mondo osservato, immaginato, desiderato, modificato, adattato. 62 cartoline stampate in quadricomia su carta Fedrigoni Cromocard e staccabili singolarmente con traforatura. Libro.
Published by LetteraVentidue
ISBN 10: 8862422660 ISBN 13: 9788862422666
Language: Multiple languages
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Condition: new.
Seller: Libreria già Nardecchia s.r.l., Rome, RM, Italy
Condition: NEW. Siracusa: LetteraVentidue, 2025 9791256440368 1390 N vol.: 1, N pag.: 240, Peso: 1390, L: 30, W: 24.5, Illustr.: COL La guerra di Troia è il luogo del conflitto interiore, dove la guerra delle parti si risolve nel linguaggio. Così i rapsodi, corpo unitario che non ebbe bisogno di vedere quel che accadde poiché accadde in loro, poterono inventare la lingua, alta quanto alta è la posta in gioco, e sovrapporla ai fatti, già accaduti. La loro narrazione, intrisa dal mito e dalla sua necessità fondata sulla spinta a capirli e a rappresentarli per alimentare la nostra memoria e costruire la nostra identità, è diventata il verbo arcaico, quello che precede non altri fatti, ma altre parole, a quelle parole epiche ed eroiche sovrapposte. Dunque in principio non è il verbo, ma l'azione: e qui, in questa Guerra di Troia che emerge dalla contemporaneità come l'arcaico che ci sostiene e che ad esso si sovrappone, l'atto, il gesto, il fatto architettonico e pittorico sono conciliati nell'azione creativa: precedono la parola e la attendono. Qui il conflitto tra le nostre parti può conciliarsi, qui avviene quello che costantemente inseguiamo nel nostro quotidiano attraversare i mari e le terre sconosciute della nostra giornata: amore guerreggiato, guerra rispettosa, parola che contiene l'emozione del vedere. La guerra di Troia è il luogo del conflitto interiore, dove la guerra delle parti si risolve nel linguaggio. Così i rapsodi, corpo unitario che non ebbe bisogno di vedere quel che accadde poiché accadde in loro, poterono inventare la lingua, alta quanto alta è la posta in gioco, e sovrapporla ai fatti, già accaduti. La loro narrazione, intrisa dal mito e dalla sua necessità fondata sulla spinta a capirli e a rappresentarli per alimentare la nostra memoria e costruire la nostra identità, è diventata il verbo arcaico, quello che precede non altri fatti, ma altre parole, a quelle parole epiche ed eroiche sovrapposte. Dunque in principio non è il verbo, ma l'azione: e qui, in questa Guerra di Troia che emerge dalla contemporaneità come l'arcaico che ci sostiene e che ad esso si sovrappone, l'atto, il gesto, il fatto architettonico e pittorico sono conciliati nell'azione creativa: precedono la parola e la attendono. Qui il conflitto tra le nostre parti può conciliarsi, qui avviene quello che costantemente inseguiamo nel nostro quotidiano attraversare i mari e le terre sconosciute della nostra giornata: amore guerreggiato, guerra rispettosa, parola che contiene l'emozione del vedere.